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GIORNATA MONDIALE DELLA POLIO

Comunicato stampa n.7/18-19



COSA

GIORNATA MONDIALE DELLA POLIO: la sfida del Rotary International


CHI

I Club Rotary della provincia di Belluno: Belluno, Cadore – Cortina e Feltre


QUANDO

Mercoledì 24 ottobre 2018


Il 24 ottobre 2018 ricorre il 30° anniversario della azione a livello globale creata nel 1988 dal Rotary International assieme ad altri partner per l’eradicazione della Polio nel mondo.

Tale azione ha portato dal 1988 ad oggi alla riduzione dei casi del 99,9%, infatti solo in tre Paesi la malattia è ancora endemica: Afghanistan, Nigeria e Pakistan. L’aver relegato la polio in soli tre Paesi è un risultato straordinario ed è la prova di ciò che è possibile realizzare con azioni congiunte. End Polio è infatti una iniziativa del Rotary International fatta assieme a diversi partner tra i quali l’OMS – organizzazione mondiale della sanità e la Melinda e Bill Gates Foundation.

La Polio colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni, non esiste cura, ma è prevenibile con un vaccino. Se non eradichiamo la polio, entro 10 anni potremmo assistere all’insorgere di ben 200mila casi l’anno, in tutto il mondo. Per questo deve continuare l’azione di immunizzazione di 2,5 miliardi di bambini in tutto il mondo.

Occorre quindi essere consapevoli che se grandi passi sono stati fatti, non si può mollare la tensione, tenendo i riflettori sulla polio, educare la gente sulla necessità di porre fine alla polio.

Per questo anche i Rotary Club di Belluno, Cadore- Cortina e Feltre nella Giornata Mondiale della Polio intendono sensibilizzare la comunità della provincia di Belluno al tema, anche perché molti pensano che la Polio si stata oramai eradicata e che nessun problema può portare oggigiorno.


Per saperne di più:

www.endpolio.org

www.rotary.org


Presidenti 2018 – 19:

Rotary Club Belluno: Angelo Paganin, 335 7166211

Rotary Club Cadore – Cortina: Renzo Zagallo, 347 5835307

Rotary Club Feltre: Fabio Raveane, 335 8064509



COS’E’ IL ROTARY

Il Rotary è un’associazione mondiale (circa 1.200.000 soci) di imprenditori e professionisti, di entrambi i sessi, che prestano servizio umanitario, che incoraggiano il rispetto di elevati principi etici nell’esercizio di ogni professione e che si impegnano a costruire un mondo di amicizia e di pace”.

La base della organizzazione del Rotary è costituita dai Club (nel solo Distretto 2060 che comprende le regioni del Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia vi sono 88 Club). I soci dei club sono dei professionisti che credono nei valori umani più autentici ma che, soprattutto, vogliono mettere a disposizione della società la loro competenza con azioni di servizio e di generosità attiva. La convivenza nei club, favorita da incontri settimanali e dagli impegni che assieme i soci assumono e realizzano, alimenta la reciproca conoscenza e anche delle relazioni improntate ad una vera amicizia.

Il servizio e l’amicizia -o almeno il suo riferimento ideale- sono i pilastri e la stessa ragione d’essere del Rotary.


Lo scopo del Rotary

Scopo del Rotary è incoraggiare e sviluppare l’ideale del “servire” inteso come motore e propulsore di ogni attività.

In particolare esso si propone di:

1 promuovere e sviluppare relazioni amichevoli tra i propri soci, per renderli meglio atti a servire l’interesse generale;

2 formare ai principi della più alta rettitudine la pratica degli affari e delle professioni; riconoscere la dignità di ogni occupazione utile a far sì che essa venga esercitata nella maniera più degna quale mezzo per servire la società;

3 orientare l’attività privata, professionale e pubblica dei singoli al concetto del servizio;

4 propagare la comprensione, la buona volontà e la pace fra nazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra gli esponenti delle varie attività economiche e professionali, uniti nel comune proposito e nella volontà di “servire”.

La nascita del Rotary

Il Rotary nacque la sera del 23 febbraio 1905, quando Paul Harris, allora giovane avvocato di Chicago, si incontrò con tre amici per discutere un’idea che da tempo lo assillava: dar vita ad un club di persone di differenti professioni, organizzando incontri regolari all’insegna dell’amicizia.

Quella sera, assieme a Paul Harris, c’erano Silvester Schiele, commerciante di carbone, Gustavus Loehr, ingegnere minerario e Hiram Shorey, sarto. Si riunirono presso l'ufficio di Loehr, in Derarborn Street 127, in un edificio, l’Unity Building, che esiste ancor oggi a Chicago. Da quella riunione cominciò a realizzarsi l’idea di un club maschile dove ogni socio rappresentava la propria professione. Le riunioni si svolgevano settimanalmente, a turno presso l’ufficio o a casa dei vari soci. Era, questo, un sistema di rotazione che aveva lo scopo di far conoscere a ogni socio l’attività degli altri e che portò poi Harris a chiamare il suo sodalizio: Rotary.

I quattro soci fondatori erano di discendenza nazionale diversa (americana, tedesca, svedese e irlandese) ed appartenevano anche a fedi religiose diverse (protestante, cattolica ed ebraica). Erano un prodotto di quel grande crogiolo che era ed è l’America e, sotto questo aspetto, costituivano i progenitori più adatti a dar vita a quel grande movimento internazionale che sarebbe poi diventato il Rotary International.

Motto del Rotary

“ Service above self ” (Servire al di sopra di ogni interesse personale)

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